Quanto ti fai influenzare dalle aspettative?

Quanto ti fai influenzare dalle aspettative?

Quanto ti fai influenzare dalle aspettative?

Ho deciso di dedicare l’ultimo post prima della pausa estiva a un argomento scottante, scottante quasi quanto questa calda estate…: le aspettative.

Siano esse positive e o negative, poco importa, quello che sappiamo con certezza è che ci intossicano e ci fanno vivere male. L’aspettativa, dopotutto, come ha detto Siddharta, è una forma di brama che alla fine porta solo al dolore, o, aggiungo io, alla rabbia.

Per quanto non ci piaccia ammetterlo, molto spesso ciò che facciamo è legato all’intenzione di indurre nell’interlocutore una certa controazione: facciamo una cosa perché ci aspettiamo che ne accada un’altra e quando le cose non vanno come abbiamo pensato ci troviamo di fronte a un ‘problema’. Ci sentiamo delusi da un collega, un capo, un partner, un amico, un’amica o un parente e le incomprensioni ne alimentano altre fino a distruggere i rapporti. Fermati un istante e rifletti: che cosa c’entrano gli altri con le tue aspettative? Perché mai l’altro, chiunque esso sia, dovrebbe comportarsi o dovrebbe dire, o ancora provare, esattamente quello che pensi tu?

Questo non è forse fare paradigma di se stessi? (Se ti stai chiedendo che cosa significhi questa espressione, ne parlo ampiamente qui).

Smettere di avere aspettative

Il grande sforzo è quello di riuscire a separare le nostre azione dagli obiettivi a esse legate: chiedere scusa, fare un favore o una gentilezza, prodigarsi per qualcuno… che valore hanno queste azioni, se poi ti aspetti che portino un ‘vantaggio’, fosse anche solo ‘guadagnare punti’ con l’altro? Questo è uno dei motivi per cui la gran parte di noi ha disimparato a fare qualcosa solo perché ci rende felici, solo per il gusto di farlo.

Le aspettative, inoltre, quando sono negative, portano con sé un altro atteggiamento tossico: la sfiducia. Se parti dal presupposto che tutti, ovunque e in qualunque contesto, vogliono imbrogliarti, raggirarti, derubarti finirai sia per trasmettere tu stesso questa sensazione verso l’esterno, sia per uscirne distrutto psicologicamente e fisicamente. L’aspettativa cambia radicalmente la nostra percezione della realtà e, se non stiamo attenti, rischia di mostrarcela distorta e ci vedremo circondati solo dal male e dalla negatività.

Il filosofo cinese Lu Bu Wei racconta una storia molto significativa: “un giorno un tizio perse la sua ascia e iniziò a sospettare del figlio del vicino. L’uomo osservò il modo in cui il giovane camminava: era la camminata tipica di un ladro di asce; le sue parole erano quelle di un ladro di asce; i suoi movimenti, tutto il suo essere e tutto quello che faceva erano modi di un ladro di asce. Per caso l’uomo scavò e trovò la sua ascia. Il giorno dopo vide di nuovo il figlio del vicino, tutti i suoi movimenti e il suo essere non somigliavano più ai modi di un ladro di asce”. (Tratto da Kung-Fu e l’arte di stare calmi).

Prendi carta e penna e rispondi a queste domande:

  • Perché fai favori?
  • Ti aspetti elogi/riconoscimenti per quello che fai?
  • Quando è stata l’ultima volta che per via di un’aspettativa, hai preso una decisione sbagliata?

 

Ti capita spesso che le tue aspettative vengano disattese? Parliamone, sarà come acquistare un biglietto di sola andata per la tua nuova vita.