Felicità o successo?

Felicità o successo?

Qualche tempo fa durante una sessione di coaching un giovane e brillante professionista mi raccontava della sua frustrazione legata alla costante sensazione di vivere in bilico tra il successo professionale e la sua felicità. Si sentiva condannato a perdere pezzi di felicità via via che il successo professionale pervadeva la sua vita. Come se un’ingiusta legge del contrappasso si abbattesse su di lui, ogni qualvolta otteneva una promozione.

Ma di quale successo stava parlando? Forse denaro? Status sociale?

Se cerchiamo il significato etimologico della parola successo, scopriamo che deriva dal latino succedĕre “succedere” che significa venire dopo. Quindi il successo è di fatto quello stato che raggiungiamo dopo aver raggiunto i nostri obiettivi.

Bene. Adesso aggiungiamo un tassello.

Il successo è una realizzazione progressiva di un obiettivo valido o di un ideale.” (Earl Nightingale)

Questa definizione mi piace per due concetti che contiene: realizzazione progressiva e obiettivo valido.

Realizzazione progressiva: il successo non corrisponde solo al momento in cui abbiamo raggiunto l’obiettivo ma anche al viaggio che intraprendiamo per raggiungerlo. E soprattutto la natura umana è intrisa di cambiamento. Non siamo statici e in quel viaggio ci sono sia le piccole conquiste, sia le cadute.

Obiettivo valido: quando un obiettivo si può definire valido? Quando non ha a che fare con condizionamenti esterni ma è davvero il tuo, quando parliamo del tuo scopo, di quello che ti muove ogni mattina. Quando è coerente con i tuoi valori e i tuoi bisogni: quando in sostanza parla di te e non dei dettami della società.

Perché scegliere tra successo e felicità?

Solo quando individuiamo gli obiettivi che per noi hanno davvero valore e ci attiviamo per raggiungerli possiamo definirci persone di successo, il resto è una frustrante rincorsa a uno status o alla soddisfazione delle aspettative altrui.

Qualche domanda guida per non perderci in questo viaggio:

  1. Sei disposto a dare il meglio per questo obiettivo?
  2. Chi sono i tuoi alleati ai quali potrai rivolgerti per avere risposte, cercare ispirazioni o suggerimenti quando incontrerai ostacoli?
    Come vuoi sentirti mentre cerchi di realizzare il tuo progetto?
    Quali sono i tuoi limiti personali? Oltre che cosa non ti puoi spingere in termini di impegno e risorse, siano esse fisiche, morali o personali?
  3. Che cosa sei disposto a sacrificare per il tuo obiettivo?
  4. Che segno vuoi lasciare nel mondo?
  5. Che cosa vorresti ottenere raggiungendo questo obiettivo?

E ora un alert: in questo viaggio punta all’eccellenza, ovvero a fare il meglio, non puntare alla perfezione!

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