Come fare pace con l’insicurezza?

Come fare pace con l’insicurezza?

Come fare pace con l’insicurezza?

Chi di voi segue da un po’ l’anti blog sa bene che una volta al mese c’è un appuntamento epistolare con Angela. Lo scambio da Vera Verità a Vera Verità. Ma questa volta sono io che scrivo prendendo spunto dal suo ultimo articolo sul successo.

Concordo pienamente sul fatto che la realizzazione degli obiettivi nutre la soddisfazione e il senso di completezza costruisce la felicità e accresce l’autostima.

Ma ora voi direte… che c’è un però: la strada del successo è costellata di problemi, avversità da affrontare e soprattutto di insicurezze da colmare.

Vero. Ma vero anche che “Non è grave avere problemi, l’unica cosa grave è non fare nulla per risolverli”.

I dubbi che affollano la nostra mente nutrono la nostra insicurezza e ci portano ad avere paura di fallire e a vedere il lato negativo delle cose.

Sapete che cos’è l’insicurezza?

Bärbel Wardetzki in ‘Pronto soccorso per insicuri cronici’ la definisce così: “L’insicurezza si associa a un comportamento timoroso ed evitante, atto a prevenire e allontanare ogni possibile pericolo. Per timore di un rifiuto, le persone insicure evitano il contatto”. L’isolamento in sostanza protegge dalla possibilità di essere feriti, ma al contempo mina il senso di autostima aumentando ulteriormente il livello di insicurezza. Crea così una spirale di dubbi e paure che non fanno altro che diventare sempre più forti quanto più si cerca di evitarli tramite il controllo.

Fai due chiacchiere con la tua insicurezza

Tocca anzitutto fare pace con le nostre insicurezze o almeno riuscire ad avere con loro un rapporto più sereno, invitarle a bere un caffè, un drink o un bicchiere di vino, insomma ciò che preferite, e farci due chiacchiere.

I dubbi che nutriamo su di noi possono essere dei validi alleati se ben canalizzati, ciò significa che anziché vedere i dubbi come nemici che vogliono distruggerci possiamo utilizzarli come strumenti di verifica e di controllo chiedendoci, per esempio, che cosa possiamo cambiare nel nostro modo di agire per poter raggiungere quell’obiettivo specifico.

Un altro spunto interessante ci arriva dal conflitto interno che proviamo quando una parte di noi vuole una cosa e un’altra parte ne vuole un’altra. Quando queste parti di noi non dialogano ci troviamo bloccati e non riusciamo a lavorare ai nostri progetti, quando invece le lasciamo interagire fluidamente diventano un nostro punto di forza.

Non dirò che dobbiamo diventare egoisti, pensare a noi stessi e liberarci dai sensi di colpa perché si rischierebbe di scivolare nella più trita retorica.

Piuttosto mettiamo da parte la falsa modestia, che non porta a nulla, e chiediamoci con serietà: 

  1. Che cosa ci rende unici?
  2. Qual è il nostro tratto distintivo?
  3. Quali sono le nostre risorse e le nostre fonti di energia che ci hanno sostenuto e salvato nei momenti più difficili?

Il segreto di una buona autostima che smorza l’insicurezza sta tutto nel non misurare il nostro valore sulla base di parametri esterni e avendo come obiettivo il come dovremmo essere, bensì nel capire anzitutto chi siamo e lavorare per obiettivi che ci rappresentano davvero.

 

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