Che cosa fare per rendersi immuni ai colleghi difficili?

Che cosa fare per rendersi immuni ai colleghi difficili?

Nell’articolo della scorsa settimana ho affrontato il tema dei colleghi difficili con i quali andare d’accordo, passando in rassegna gli “archetipi” più complessi siamo giunti poi a riflettere sul nostro grado di responsabilità all’interno delle dinamiche nelle quali siamo quotidianamente coinvolti.

Oggi facciamo un passo avanti e proviamo a trovare insieme un modo per attivare il super potere dell’immunità.

Di che cosa si tratta? Possiamo definirci immuni quando i comportamenti spiacevoli degli altri non intaccano il nostro umore per oltre 10 minuti.

No che non si tratta di un dato scientifico, (lo so che te lo stavi chiedendo!) ma è una piccola provocazione per farti capire che, per quanto sia naturale infastidirsi per certe parole e per certi comportamenti, è altrettanto vero che se hanno costantemente il potere di cambiare le nostre giornate, significa che qualcosa non va, che siamo in balia degli altri e delle loro lune quotidiane.

Il nostro obiettivo è riuscire a lavorare senza sprecare energie in battaglie e dinamiche tanto sterili, quanto snervanti.

Formule per attivare il super potere

Ancora una volta ci vengono in aiuto le domande, questa volta le useremo per fare chiarezza e approfondire le singole situazioni.

  • Il collega difficile si comporta male solo con te o anche con altri?

Il punto non è mal comune mezzo gaudio, ma bensì fare una distinzione e capire se la questione è legata solo al vostro rapporto o se si tratta di un problema diffuso. Se noti che le incomprensioni sono solo con te potrebbe essere il caso di esplorare modi nuovi di interagire con lui/lei, magari lasciandosi ispirare da come interagiscono con lui altri colleghi. Se invece il problema è diffuso, entra nell’ottica che non possiamo piacere a tutti meglio limitare le interazioni.

  • Ti stai rapportando a lui come se fosse un amico e hai aspettative?

Impara a distinguere i rapporti professionali da quelli personali e in entrambi i casi comunica in maniera diretta ma gentile, evita di metterti nella pericolosa situazione di lasciar correre e poi sbottare all’improvviso quando qualcosa non va.

  • Quali sono le leve e i comportamenti ripetitivi che si innescano con questo/a collega?

Osserva i suoi comportamenti. Studia a distanza, cerca di identificare che cosa lo spinge o non spinge a fare certe cose, a esprimersi in un certo modo. Ora che li hai identificati, chiediti quali svantaggi può causarti? Quali invece i vantaggi che potresti trarne. E non dire nessuno, prenditi del tempo e ragiona cambiando prospettiva.

  • Quali sono i vostri obiettivi comuni?

Una negoziazione per andare a buon fine ha bisogno che gli obiettivi dei soggetti coinvolti siano allineati. Come puoi ridefinire il tuo obiettivo affinché sia in qualche modo compatibile con il suo.

  • Quanto c’entra l’ambizione?

Se lui/lei passa di livello e questo ti mette in maggiore difficoltà fermati un attimo e prova a chiederti: quali sono le qualità di questa persona che voglio aumentare in me? Che cosa posso fare per raggiungere quel risultato? Ma soprattutto, come posso farlo rispettando me stesso?

Ti lascio con una provocazione: che cosa dice di te questo rapporto professionale?