Lavoro, lavoro e ancora lavoro.
A lui attribuiamo tutta la nostra felicità o la nostra infelicità.
Quante volte ti ritrovi a fare i conti con la tua insoddisfazione, la tua irritazione, o la tua frustrazione e pensi che se solo potessi risolvere quell’annosa questione lavorativa… tutto sarebbe diverso?
La verità è che è assai raro che basti così poco. Molto spesso il lavoro è solo un alibi perfetto, il tappeto sotto il quale nascondere la polvere della nostra insoddisfazione.
Ti stai chiedendo che cosa significa esattamente e perché sto dicendo tutto questo?
La prima motivazione è legata al fatto che il lavoro è una motivazione “socialmente accettabile” quando vogliamo/dobbiamo giustificare il nostro mal umore.
Della seconda, nonché la più importane parlo in questo articolo scritto per Accademia della felicità