Come sarebbe la tua vita se non potessi ricorrere alle scuse?

Come sarebbe la tua vita se non potessi ricorrere alle scuse?

Come sarebbe la tua vita se non potessi ricorrere alle scuse?

Chi ha fatto un percorso con me lo sa molto bene: dopo “gli altri”, le “scuse” sono un tema sul quale insisto parecchio.

Che ci piaccia o no, ce ne “raccontiamo” un sacco, ogni giorno, e lo facciamo per svariate ragioni, una fra tutte, le scuse ci forniscono un alibi perfetto per evitare di innescare un cambiamento. Perché per quanto il cambiamento ci sembri figo, di fatto il cambiamento non è per tutti. E non per una questione di capacità o di possibilità, bensì di VOLONTÀ.

C’è chi vuole agire per cambiare davvero, c’è chi preferisce solo parlarne e non fare nulla per mille ragioni e a quel punto va benissimo così. Purché ognuno, nella quiete della propria cameretta, ne sia consapevole. Per fortuna siamo liberi di vivere come meglio crediamo!

Qualche tempo fa ne ho parlato in un articolo e oggi, dopo due sessioni di coaching su questo tema, riparto da una delle domande di Wayne W. Dyer: “Come sarebbe la tua vita se non potessi ricorrere alle scuse?”.

Questa domanda è tra le mie preferite, ci proietta immediatamente in un mondo immaginario e come tale potente. Ogni cosa, infatti, prima di esistere deve essere immaginata, che si tratti di un oggetto o di una situazione, lì in quello spazio solo nostro, possiamo definirne i contorni, la sostanza e i dettagli per renderla reale. Perché in quel mondo possiamo essere ciò che vogliamo e possiamo raggiungere ogni obiettivo. E se immaginiamo di essere liberi dal BISOGNO di “raccontarci scuse”, iniziamo anche ad agire usando la nostra stessa immaginazione che non prevede l’utilizzo delle scuse. E, di fatto, ci visualizzeremo come se avessimo già raggiunto il nostro obiettivo.

Chiediamo in prestito a Platone il suo mondo delle idee al quale il Demiurgo s’ispira per creare le cose e trasformiamo le convinzioni autolimitanti in azioni costruttive.

Ma… pensiamo a una delle scuse alla quale ricorriamo più spesso: “La mia famiglia non approverebbe” e poniamoci la nostra domanda guida.

Come sarebbe la vita senza questa scusa?

È molto probabile che starete sospirando e pensando che finalmente potreste vivere la vita che avete sempre desiderato.

E ancora, come vi sentireste senza?

Secondo me LIBERI.

E poi… senza queste scuse, quali pensieri alternativi nascerebbero in voi?

Come è capitato anche a me e come suggerisce Wayne W. Dyer, pensereste: “posso chiedere ai miei familiari la loro opinione, posso accettare o meno il consiglio, senza per questo temerne le conseguenze”.

Ora tocca a te, prendi un foglio e una penna e chiediti anche tu: Qual è la scusa a cui ricorro più spesso? Come sarebbe la vita senza questa scusa? Come mi sentirei senza utilizzarla? Quali pensieri alternativi nascerebbero in me?

Il cambiamento richiede fatica, richiede costanza, richiede impegno, richiede coraggio, ma poi regala la libertà. Ci mette nella condizione di essere davvero al timone della nostra esistenza.