Come relazionarsi con i colleghi più spinosi?

Come relazionarsi con i colleghi più spinosi?

Come relazionarsi con i colleghi più spinosi?

Il tema delle relazioni in ambito professionale è spesso molto spinoso. Espressioni come: “devo stare attento/a a quello che dico”, “se faccio una domanda in più, lui/lei si irrita”, “cammino sulle uova” e via dicendo… sono più comuni di quel che pensiamo.

Proprio intorno a quest’argomento si consumano gastriti e varie forme di somatizzazione dello stress.

Sia quando i soggetti coinvolti sono colleghi, sia quando si tratta di superiori, uno degli argomenti più diffusi, e che popola le lamentele dei più, ha a che vedere proprio con i rapporti e i conflitti che si innescano negli uffici o, in generale, nei contesti professionali. D’altra parte le relazioni con i colleghi sono una delle cause principali di fuga dai posti di lavoro.

Regole di sopravvivenza in ufficio

Esistono alcune regole che è bene tenere presente, soprattutto con i più spinosi. Le prime due sono basiche, ma è bene ricordarle:

1 Saluta: sembra banale, ma non è poi così scontato. Ci sono persone che entrano ed escono senza rivolgere minimamente l’attenzione ai colleghi, questo è senza dubbio un pessimo modo di iniziare la giornata.

2 Sii educato: anche questo un punto sottovalutato. Che cosa significa? Pensa alle piccole cose: metti il cellulare silenzioso, non urlare quando parli al telefono, non riflettere a voce alta, non aprire/chiudere finestre senza chiedere, idem sul versante accendere/spegnere riscaldamenti e aria condizionata. Ringrazia le persone per ciò che fanno, nulla ti è dovuto e nulla deve essere dato per scontato.

Veniamo a quelle meno scontate.

3 Metti paletti: stabilisci dei confini e delle regole che nessuno deve violare, quando dico nessuno, intendo davvero nessuno. Quando avviene, affronta l’argomento in modo chiaro ed educato, ma non sorvolare. Soprattutto in caso di mancanza di rispetto.

4 Sii collaborativo/a: qualunque sia il tuo ruolo e qualunque sia il tuo obiettivo, sei parte di un tutto e quel tutto per funzionare ha bisogno che tutti gli ingranaggi si incastrino tra loro al meglio. Ecco essere collaborativi significa proprio questo, dare il proprio contributo e mettere a disposizione degli altri le informazioni e le competenze che abbiamo, affinché l’obiettivo più grande venga raggiunto.

5 Accetta che non puoi piacere a tutti: in questo anti-blog l’avrò ripetuto non so più quante volte. Non possiamo piacere a tutti, ciò non toglie che possiamo essere comunque felici e soddisfatti.

6 Non fare paradigma di te stesso: se mi segui da un po' saprai bene che per me più che una regola di tratta di un mantra. 

7 Ascolta attentamente e fai domande: ascolta con attenzione quello che viene detto, poni domane mostra interesse per l’altro. Ciò che domandiamo e il modo in cui lo facciamo ci aiuta a mettere le basi per costruire un rapporto di collaborazione e di fiducia con l’altro, che si tratti di un pari, un sottoposto o un capo.

A quest’ultimo punto ho dedicato un approfondimento specifico sul blog di Accademia della Felicità