"Non vivo per lavorare". Una frase che ci ripetiamo spessissimo, ma quanto c'è di vero dietro a queste parole? Ne siamo davvero convinti? O lo diciamo per convincerci che sia così e rendere meno amare le nostre giornate fuori e dentro il contesto lavorativo?
Per trovare una riposta a queste domande ti propongo di partire da un'immagine, anzi due.
Chiudi gli occhi e adesso immaginare la tua vita composta da tanti mattoncini colorati sovrapposti tra loro. Ci sei? bene, se adesso ti dicessi di togliere un singolo mattoncino dal centro o da un punto qualsiasi che cosa accadrebbe? Molto probabilmente nulla, o meglio quel che noterai è la presenza di un buco, ma la parete di mattoncini resterà in piedi.
Cambiamo scenario.
Immagina adesso di avere di fronte a te un insieme di bacchette Shangai in equilibrio precario tra loro, che cosa accadrebbe se provassi a sfilarne un paio in un punto a caso? E' facile intuire che assisteremmo al crollo dell’intera costruzione.
Il punto è la tua vita è fatta di mattoncini colorati o di bacchette di Shangai?
Di tutto questo ne parlo nel mio post su blog di Accademia della Felicità.